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La nostra preparazione in merito al settore vi prepara e vi consiglia passo dopo passo su come diventare titolari e professionisti dello stesso e vi garantisce l’affidabilità necessaria di sentirvi aggiornati continuamente in merito al know-how che ci differenzia.
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“La durezza dell’acqua è quel parametro indicatore che rappresenta il contenuto di sali di calcio e magnesio disciolti nell’acqua (come carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati). Il termine durezza è spesso associato al concetto di calcare e di usura degli impianti che nel tempo rendono meno e si deteriorano più velocemente.
- Fase di lavaggio: la presenza di durezza e/o ferro e/o manganese e/o rame provoca un maggior consumo di sapone, nonché la possibile comparsa di macchie sulla biancheria.
- Fase di candeggio: la presenza di ferro e/o manganese e/o rame provoca un ingiallimento del materiale, un danneggiamento della fibra e un eccessivo consumo di candeggiante. La presenza di sostanze organiche riduce l’effetto del candeggio e può provocare un ingiallimento.
Più un’acqua è dura più sapone è necessario per produrre schiuma.”
Quali sono gli inconvenienti?
L’acqua non adatta all’uso per il quale è destinata può causare una serie di inconvenienti negli impianti e apparecchiature utilizzate.L’acqua a servizio di una lavanderia deve essere limpida, incolore e possibilmente priva di ferro, manganese, alluminio e rame. Il suo contenuto di sostanze organiche deve essere inferiore a 2,5 ppm.
Il valore di durezza dev’essere più basso possibile, per non disturbare le tinture, per limitare la quantità di detersivi da usare e per evitare depositi calcarei nelle fibre.
L’impiego di acqua non adeguata può provocare, nelle varie fasi di lavorazione, i seguenti inconvenienti:

Dal primo gennaio 2018 entra in vigore l’obbligo della comunicazione telematica dei corrispettivi tutti i distributori automatici (cd. vending machine) senza la porta di comunicazione.
Tra questi i lavaggi automatici e le lavanderie a gettoni.
Rientrano nella definizione di vending machine di cui al punto 1.1 anche gli apparecchi che erogano indirettamente prodotti e servizi agli utenti finali (come, ad esempio, il distributore che eroga, previo pagamento, gettoni o schede elettroniche da inserire in altre macchine per usufruire del prodotto o del servizio).
È considerato, inoltre, sistema di pagamento anche la cosiddetta “torre di ricarica”, apparecchio mediante il quale, previo pagamento di una determinata somma, è possibile generare un credito, utilizzabile mediante una “chiavetta” o altro apparecchio mobile, per l’erogazione di beni e servizi da vending machine.
Leggi il Provvedimento Agenzia Entrate: Provv. N.61936 del 30 marzo 2017